Il sogno di molti è guadagnare sui mercati finanziari non pagando tasse sui profitti. La tassazione è ben del 26% dei profitti su tutti gli strumenti finanziari compresi i conti deposito, scende al 12,5% sui titoli di stato anche esteri.
Ma come è possibile evitare la tassazione sui guadagni realizzati da investimenti ? Vi sono vari metodi.
Il primo è valutare il proprio conto titoli e verificare se vi siano perdite, anche chiamate minusvalenze, realizzate su qualsiasi strumento finanziario acquistato e successivamente venduto: azioni, obbligazioni, fondi comuni, ETF, future o opzioni. Le perdite devono essere realizzate preferibilmente entro due o tre anni, in modo da avere il tempo di recuperarle. Come ?
Una possibilità sono gli ETN (Exchange Traded Notes): uno strumento finanziario emesso da una società veicolo che replica un indice azionario, obbligazionario, di valute o singole valute . In pratica profitti realizzati su gli ETN non sonoi tassati, fino al pareggio delle perdite realizzate nei quattro anni precedenti. In tal modo le perdite pregresse permettono l’esenzione fiscale su guadagni successivi. Gli ETN più idonei allo scopo sono quelli che replicano indici azionari diversificati. Il costo annuo di questi strumenti è realmente minimo: lo 0,05% annuo. Ovviamente è importante vendere l’ETN in guadagno prima che trascorrano oltre quattro anni dal momento di realizzazione della perdita su strumento finanziario.
Per evitare la tassazione, avendo pregresse minusvalenze, si usano anche i certificati di investimento. Hanno il vantaggio di una variabile protezione del capitale anche contro perdite del 50%. Ma presentano alcuni handicap.
- Costi alla sottoscrizione che possono arrivare anche al 4%
- Costi annui dell’1%
- Spread tra prezzo di acquisto e di vendita, anche dell’1%
- Presenza di Cap, valori oltre il quale non viene riconosciuta il guadagno dell’indice sottostante.
Infine ci sono gli ETF P.I.R.. Anche essi presentano alcuni handicap:
- Esenti da tasse sui profitti se detenuti per almento cinque anni
- Investono soltanto sul mercato italiano, azionario o obbligazionario
- Investimento massimo di 40.000 Euro all’anno per cinque anni (totale massimo 200.000 Euro).
In conclusione la nostra preferenza va agli ETN su grandi indici azionari, che solo due volte in 95 anni hanno raggiunto perdite superiori al 50% e che permettono di non avere limiti ai profitti conseguibili; inoltre hanno costi irrisori. Utili anche per recuperare perdite pregresse gli ETC sulle materie prime, in particolare sull’indiscusso bene rifugio, ossia l’Oro . Con ETN e ETC azioni o fondi che hanno deluso le aspettative, diventano una possibilità per tagliare la perdita e recuperarla fiscalmente con investimenti diversificati a maggiore profittabilità.
Diventa nostro Cliente Premium per non essere tassato in virtù delle pregresse perdite realizzate sui mercati finanziari. E’ un tuo diritto: approfittane. Ricordati che, passati quattro anni, le perdite non sono più fiscalmente recuperabili.
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