12/08/2022.  ANALISI MERCATI GLOBALI 

L’indice USA S&P500 ha iniziato a dare confortanti segnali di ripresa, riuscendo a superare i 4.000 punti, dopo essere sceso a 3.650. Il calo del prezzo del petrolio e dei rendimenti dei titoli di stato e una minima discesa  dell’inflazione, ancora all’8,5%, hanno dato un po’ di coraggio agli acquirenti di azioni.

Un ulteriore prova di forza per l’ SP500 si avrebbe al superamento dei 4.350 punti. Tuttavia sotto questo livello resta alto il rischio di calo dei mercati azionari, anche di quelli USA. Potremo stare tranquilli quando sarà chiaro che la banca centrale USA avrà terminato la fase di rialzo dei tassi di interesse. E non siamo certo a questo punto…

In effetti gli indici manifatturieri, gli ordini industriali, e i dati sull’occupazione offrono un quadro confortante per l’economia USA. Lontana dagli scenari di guerra europei, libera dai ricatti energetici russi, dotata anche di autonomia alimentare e di innovazione tecnologica.

Il mercato USA resta il nostro preferito con preferenza ai settori infrastrutturali, salute, tecnologico e consumi di base. Un dollaro forte, sotto 1,04 nel cambio EUR/USD, aggiunge ulteriore attrattività a Wall Street.

L’Eurozona resta, per ovvi motivi, il mercato più debole. Meglio evitarlo.

 

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ANALISI  AZIONARIO ITALIA (12/08/2022)

Come già affermato l’Europa, Italia compresa, è l’area più esposta alle conseguenze della guerra in Ucraina, per il forte rialzo dei costi energetici che ne deriva. Il P.I.L. italiano è tornato in negativo nel primo trimestre a segnalare gli effetti di un conflitto di cui non si vede la fine.

L’aumento dei costi energetici ha effetti deleteri sulle capacità di spesa delle famiglie e sulla propensione agli investimenti delle aziende.

Adesso si è aggiunta la variabile politica, con la caduta del governo Draghi, ben visto dagli investitori internazionali, e la probabile vittoria del centrodestra, che lascia aperti interrogativi sulla tenuta dell’elevato debito e dei conti pubblici, di fronte a proposte di tagli fiscali generalizzati.

Molto negativo sarebbe il cedimento dei 20.000 punti per l’ SPMIB. 

Per il momento evitiamo il mercato italiano, nonostante indubbie esenzioni fiscali disponibili per l’investimento in ETF su titoli italiani.

Per visualizzare in tempo reale le quotazioni dei principali indici  azionari visita il link sottostante.

https://it.investing.com/indices/major-indices