Nessuno ha dubbi in merito: il nostro futuro sarà sempre più tecnologico, qualsiasi sia il campo di applicazione delle attività umane.
Ma c’è un settore che rappresenta la pietra miliare della tecnologia, la base indispensabile per costruire ogni applicazione tecnologica, vecchia e nuova: i semiconduttori. Essi sono materiali a base di silicio o germanio, indispensabili in elettronica per la produzione di microprocessori, con vendite nel 2020 per 440 miliardi di dollari. Si stima che nel 2030 il mercato raggiungerà i 1.100 miliardi di dollari, più che raddoppiato.
L’uso dei micrprocessori è diffusissimo: smartphone, smart TV, computer, elettrodomestici, robot, impianti fotovoltaici. In ogni auto sono presenti decine di microprocessori mentre le auto elettriche possono contenere fino a dieci volte i microprocessori dei veicoli a benzina o diesel.
Infatti la carenza di semiconduttori ha messo a dura prova l’industria automobilistica con tagli alla produzione fino a sette milioni di auto. E sono saliti fino a sei mesi i tempi di fornitura dei semiconduttori da parte delle aziende produttrici. Inoltre costruire nuove fabbriche di semiconduttori è costoso e complicato. La carenza è destinata a perdurare per almeno altri 18 mesi.
Negli ultimi dieci anni 10.000 dollari investiti nel settore dei semiconduttori sono diventati 80.000 dollari. Non c’è nessuna garanzia che le performance passate siano ripetibili, ma nemmeno escluse.
Oggi potete comprare il settore dopo una calo del 20% e un rapporto prezzo/utili di 28, non elevato per il settore tecnologico.
L’ETF del settore, da noi consigliato, è di Black Rock, il più grande gestore di ETF al mondo:
ETF ISHARES MSCI GLOBAL SEMICONDUCTOR
codice ISIN: IE000I8KRLL9
https://www.blackrock.com/it/consulenti/products/319084/ishares-msci-global-semiconductors-ucits-etf
Molto alto il punteggio ESG dell’ETF: ossia si tratta di aziende molto attente a tematiche ambientali, sociali e di gestione societaria. Una ulteriore garanzia di performance. Una quota dell’ETF costa appena quattro euro…Il peso consigliato il 10-15% del portafoglio azionario.