Il 24 febbraio scorso le truppe russe hanno iniziato l’attacco all’Ucraina determinando un crollo del 3-4% sui mercati azionari europei; sembrava che anche l’ S&P500 cedesse la soglia tecnica e psicologica dei 4.200 punti da noi più volte indicata. Ma alla fine della seduta quella soglia è stata recuperata, con volumi importanti, e il 25 febbraio ne è seguito un rialzo fino a 4384 punti.

I mercati non sono stupidi: vi operano soggetti che hanno accesso a informazioni riservate e riescono ad elaborarle in tempi rapidissimi.

Ribadiamo che chi rischia di più da questa guerra è l’Europa perchè dipendente dal punto di visto energetico e alimentare (grano) dai paesi in conflitto. Wall Street è dall’altra parte dell’ Atlantico e può guardare i fatti con sufficiente distacco, visto che gli USA hanno indipendenza energetica ed alimentare.

Tre eventi potrebbero far precipitare ulteriormente gli eventi:

  • Un attacco russo a un paese della Nato
  • Un intervento della Nato in Ucraina
  • Un blocco delle forniture energetiche russe all’Europa

L’evoluzione più probabile è che, in virtù della schiacciante supremazia militare, i russi arrivino a controllare l’Ucraina, instaurando un governo loro vassallo. Ma c’è da valutare la resistenza ucraina che potrebbe creare loro problemi anche di lunga durata. Alla fine il tutto potrebbe essere ridimensionato ad un conflitto locale tale da non avere ripercussioni significative a livello globale.

Ma cosa fare con i nostri portafogli di investimento ? 

  • Primo: diversificare tra titoli di stato, obbligazioni, azioni e materie prime.
  • Secondo: mantenere Oro e obbligazioni legate all’inflazione.
  • Terzo: iniziare ad accumulare obbligazioni, da noi selezionate, con un rendimento cedolare che sfiora il 6%.
  • Quarto: mantenere il settore energetico tradizionale in portafoglio su cui i nostri Clienti hanno già accumulato significativi guadagni.
  • Quinto: ulteriormente investire in altri settori azionari che hanno tenuto molto bene in questa fase di ribassi. Ma questa informazione la riserviamo ai nostri Clienti Premium. Valuta l’offerta.

https://investetf.it/membership-account/membership-checkout/

Ricordiamo che, tranne in corso della guerra in Afghanistan, i mercati azionari sono saliti durante conflitti negli ultimi vent’anni e che la soglia di 4.200 punti per l’S&P500 resta il supporto da monitorare per mantenere una visione positiva per i mercati azionari. Non saremmo sorpresi dal vedere l’indice USA risalire a 4.580 punti e,magari, oltre…

MERCATO AZIONARIO ITALIANO

Il nostro indice ha trovato supporto a 24.500 punti, la cui tenuta è essenziale per mantenere una visione positiva per le azioni italiane. E’ chiaro che, in questo momento, il quadro internazionale,  l’evoluzione del conflitto e le nostre forniture energetiche restano il quadro di riferimento determinante.