Performance dei nostri portafogli di ETF
PERFORMANCE DEI NOSTRI PORTAFOGLI
Abbiamo valutato le performance dei nostri portafogli di ETF dal 1° gennaio 2015 al 30 dicembre 2024. Abbiamo scelto ETF ad accumulazione perchè esenti da tassazione fino al disinvestimento e, quindi, fiscalmente più efficienti. Non si tratta di performance di mercati finanziari ma reali performance di denaro investito in ETF. Performance tutte verificabili.
10.000 Euro investiti nel portafoglio 35% azionario sono diventati 19.236 Euro
10.000 Euro investiti nel portafoglio 70% azionario sono diventati 25.045 Euro
- Il vero trascinatore delle performance sono stati i mercati azionari dei paesi sviluppati che hanno permesso di triplicare il capitale investito, con un rendimento annualizzato dell’11,6%. Nonostante crisi cinese, Covid, rialzo dei tassi di interesse nel 2021-2022, guerra in Ucraina e Palestina. Non è assolutamente garantito che simili performance si ripetano in futuro, ma viene confermato che l’investimento sui mercati azionari internazionali è quello che nel lungo termine batte inflazione, titoli di stato e obbligazioni. Più deludente, +63%, la performance decennale dei mercati azionari emergenti zavorrati dalla crisi cinese. Ma per noi resta prioritario esservi investiti sebbene in quota minoritaria. Per diversificazione e per la maggiore crescita economica di colossi come Cina, India, Korea, Taiwan.
- In seconda posizione compare l’Oro con una performance dell’ETC relativo del 144%. Risultato anche questo eclatante favorito dalle politiche di espansione monetaria delle banche centrali e dall’aumento dei debiti statali. Nei nostri portafogli l’Oro è sempre presente per la sua decorrelazione dagli altri asset e per la capacità di produrre performance positive anche nelle peggiori crisi finanziarie, come quella legata ai mutui subprime e al fallimento di Lehman Brothers.
- In terza posizione le obbligazioni High Yield che hanno garantito una performance del 32%, non eclatante ma comunque superiore al tasso di inflazione. Tuttavia, a nostro parere, hanno ancora un interessante potenziale visto che oggi offrono un rendimento del 7,6% in dollari e del 5,7% in Euro. Sarebbe bastato far partire l’investimento dal settembre 2010 per ottenere una performance cumulata dell’84% dall’High Yield in Euro.
- I titoli di stato dell’Eurozona agganciati all’inflazione hanno garantito una performance decennale del 17% in linea a quella di un BTP decennale che il 2 gennaio 2015 rendeva l’1,7%. Ma nel caso degli inflation-linked l’investimento è stato diversificato anche su Germania, Francia e Spagna, paesi con miglior rating creditizio rispetto all’Italia. Inoltre, rispetto ai BTP, gli inflation-linked incrementano le cedole distribuite al salire dell’inflazione.
- Molto deludente, appena il 10% decennale, la performance delle obbligazioni in Euro ad alta affidabilità, Investment Grade. Penalizzate da lunghe fasi di bassi tassi di interesse.
- Interessante notare che la performance del portafoglio con il 35% di quota azionaria ha avuto un risultato (+92%) che non sfigura rispetto a quello con il 70% di quota azionaria (+150%). A riprova che la componente azionaria deve avere un suo ruolo non secondario nella crescita del capitale nel medio/lungo termine.
- Infine le nostre analisi quantitative adiuvate da software dedicati sono fondamentali per ottimizzare i livelli di acquisto e di ribilanciamento nelle varie asset class disponibili.
- Le performance passate non sono garantite ma neppure escluse.
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