Da metà ottobre 2022 i mercati azionari mondiali hanno recuperato un buon 20% e gli investitori si chiedono se realmente sia terminata la fase ribassista che ha caratterizzato il 2022. Per offrirvi una risposta partiamo da alcuni dati macroeconomici.

  • Il prezzo del petrolio Brent (riferimento europeo) è sceso da 130 a 85 USD e quello del gas (ad Amsterdam) da 340 a 60 USD. Ciò ha iniziato ad abbassare l’inflazione, più negli USA che in Eurozona. I costi energetici sono, ovviamente, una vera e propria tassa per imprese e famiglie. Una loro riduzione ha effetti benefici su investimenti e consumi.
  • E’ molto probabile che la banca centrale USA, FED, sia prossima a terminare la fase di rialzo dei tassi di interesse. Non ad abbassarli.
  • Il Fondo Monetario Internazionale ha aggiornato le sue previsioni di crescita 2023 per l’economia mondiale : Mondo +2,9%. India +6,1%. Cina +5,2%. Giappone +1,8%. USA +1,4%. Eurozona +0,7%.  Nessuna recessione, quindi.
  • Nonostante il rialzo dei tassi di interesse l’economia USA ha creato in un mese oltre mezzo milione di posti di lavoro e l’attività manifatturiera è in espansione.
  • La Cina, seconda economia mondiale, ha riaperto le attività con la fine della politica zero-Covid.
  • L’Eurozona inizia a mettere in azione le centinaia di miliardi resi disponibili dal PNRR.

E vediamo alcuni dati di mercato, in un’ottica di tipo quantitativo: pura analisi matematica e statistica di dati.

  • Gli indici azionari MSCI World All Countries USD e Emerging Markets hanno intrapreso un percorso rialzista.
  • Nonostante la guerra in Ucraina l’indice azionario dell’Eurozona, Eurostoxx,  dista appena il 10% dai massimi storici.
  • Negli USA l’indice DowJones Transportation, che comprende le grandi aziende del settore trasporti, ha dato un forte segnale rialzista. E questo indica che il motore del commercio internazionale ha ripreso a girare.
  • Uno dei migliori analisti indipendenti degli USA, ED Yardeni,  stima una ripresa degli utili per le grandi aziende americane del 12% nel secondo semestre 2023.
  • Alcuni mercati azionari e settori azionari, in giro per il mondo, hanno valutazioni realmente a sconto. Scusate se non li indichiamo per rispetto ai nostri Clienti Premium.

La nostra conclusione ? Si, è giunto il momento di comprare azionario in giro per il mondo. In realtà i nostri clienti hanno già iniziato a farlo da qualche settimana.

E’ chiaro che  non possiamo prevedere che qualcosa vada storto anche nel 2023. Ma vi forniamo  il barometro per prevedere  il cattivo tempo: in tal caso vedrete l’indice USA S&P500 scendere sotto i 3.750 o, peggio, 3.500 punti. Ovviamente ognuno compri azionario secondo la sua capacità di sopportare la volatilità dei mercati azionari. Sapendo che il prezzo della volatilità ha un corrispettivo in maggior rendimento nel lungo termine.

E non dimenticate una cosa importante: le azioni sono la migliore difesa contro l’alta inflazione. Basti pensare ai grandi guadagni realizzati dalla borsa milanese negli anni ’80 quando l’inflazione viaggiava tra il 10 e il 20%. Perchè le azioni sono asset reali: fabbriche, macchinari, catene di montaggio, sistemi di automazione, reti di vendita e, soprattutto,  capitale umano. Il capitale umano è un asset reale perché significa conoscenza, studi, esperienza che hanno un valore reale che tende a crescere nel tempo.

Buoni investimenti con InvestETF…

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