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Molti vorrebbero avere un reddito cedolare medio del 6% annuo ma attualmente i rendimenti dei conti correnti sono a zero.  E’ importante ricordare che a agosto 2022 l’inflazione in Italia ha superato l’8% e, pertanto, 10.000 Euro di liquidità, a fine anno, avranno un potere di acquisto sceso a meno di 9,200 Euro. A meno che  non decidiate di produrre reddito dai vostri risparmi.

Esistono tre modi per avere un reddito cedolare compreso tra il 5 e il 7% annuo, anche in fasi negative per i mercati finanziari. Nelle fasi di turbolenza il rendimento cedolare può salire anche all’8-12%, perché il prezzo degli strumenti sottostanti scende e si rende possibile il loro acquisto a un prezzo nettamente più conveniente: questo per gli investitori ben informati. Ribadiamo con forza che questi investimenti ad alta cedola siano mantenuti per almeno tre/cinque anni, preferibilmente per periodi più lunghi, in modo da evitare temporanei andamenti negativi degli stessi e per poter coglierne al meglio i risultati. Inoltre vanno associati a investimenti più stabili nel tempo come titoli di stato mondiali agganciati all’inflazione e Oro, asset detenuto dalle banche centrali di tutto il mondo.

Rispetto a un investimento immobiliare, con gli ETF c’è la certezza del reddito cedolare, perché non esiste la morosità dell’inquilino, il blocco degli sfratti o le spese ordinarie e straordinarie di manutenzione. Inoltre un immobile non offre la possibilità di una vendita parziale né la certezza di trovare velocemente un acquirente. E’ opportuno inoltre ricordare che il prezzo degli immobili in Italia ha sperimentato un calo significativo negli ultimi anni: meno 25% dal 2013 (fonte: Immobiliare.it).