Il 2022 è stato un anno orribile per i mercati finanziari: sia azioni che obbligazione e titoli di stato hanno offerto performance negative nell’ordine del 20-25%. Eppure, anche in Italia, alcuni hedge fund hanno raggiunto performance positive del 10%, utilizzando temi di investimento alternativi o operando anche al ribasso sui mercati finanziari. L’handicap è che per investire in questi hedge fund occorre una capitale minimo di 100.000 Euro. Alla portata di pochi eletti.
Vediamo come gli ETF o gli ETC hanno prodotto performance positive anche in questo anno negativo per i mercati.
- Materie prime. Già dal maggio 2021 avevamo consigliato l’investimento in materie prime come difesa dall’inflazione. Vedi l’articolo correlato: https://investetf.it/torna-linflazione-come-investire/ . Nel 2022 un investimento diversificato in materie prime ha reso il 35% ad oggi. L’investimento in materie prime viene realizzato mediante ETC che sono esenti da tassazione sui profitti in caso di minusvalenze realizzate nei quattro anni precedenti.
- Dollaro USA. Dall’inizio del 2022 un investimento in liquidità in USD, possibile con gli ETF, ha reso il 15%. Semplice ma redditizio.
- Rialzo dei rendimenti obbligazionari. Era ovvio che un rialzo dell’inflazione avrebbe determinato un rialzo dei rendimenti obbligazionari e quindi un calo di prezzo dei titoli di stato a tasso fisso. Un ETF posizionato al ribasso sul Bund, il titolo di stato tedesco a 10 anni, ha reso da inizio anno il 20%.
- Azioni del settore petrolio e gas. Allo scoppio della guerra in Ucraina, avevamo sottolineato la debolezza dell’Europa, un livello critico per ulteriori discese dell’indice S&P500 (poi verificatesi), la necessità di essere investiti sulle azioni del settore oil e gas . Vedi l’articolo correlato https://investetf.it/guerra-che-fare/ . Dallo scoppio della guerra l’ ETF investito in azioni petrolifere è salito del 44%.
Pertanto non era impossibile guadagnare anche nel 2022 seguendo strategie usate dai gestori di hedge funds e realizzabili con gli ETF.
Anche a noi il 2022 ha insegnato qualcosa: la necessità di perseguire performance positive anche nelle peggiori condizioni di mercato, utilizzando l’intero spettro di possibilità offerto dagli ETF e dagli ETC. Non limitarsi a riprodurre passivamente portafogli, più o meno diversificati, di ETF come la maggioranza dei gestori offre. Questo sarà il nostro obiettivo per il futuro.